Come nasce Linea Blu? Cosa ha spinto 25 anni fa 2 fratelli ingegneri a proiettarsi nel commercio di alimentari e per di più nell’incomprensibile mondo dell’ittico? All’inizio dell’attività il negozio era specializzato in surgelati e pesce fresco come suggerisce il nome che fu scelto.
Nella realtà i 2 protagonisti di questa storia se lo domandano ancora oggi.
Probabilmente l’incoscienza da un lato e il caso dall’altro hanno dettato le scelte fatte, un po’ come accade nella vita di tutti.
L’incoscienza è sempre frutto della gioventù, ma quale fu il caso?
Il caso fu che i due fratelli in questione erano stanchi di affittare i locali di loro proprietà ad inquilini che si rivelavano poi morosi. Fu così che i 2 cominciarono a pensare a soluzioni alternative al fitto. L’idea allora fu quella di prendere una “licenza commerciale” su quei locali (all’epoca come adesso si trattava una cosa complicata). Ma i poveri ignari lo fecero come se si trattasse di una licenza edilizia . Il piano era dunque: prendere la licenza, metter su un’attività commerciale e darla in gestione dopo un paio di mesi per poi riprendere la vita di sempre, quella di ingegneri . Ok, l’idea pareva esser buona.
Solo che passarono i primi due mesi, poi i primi due anni e poi ancora i primi vent’anni. I capelli si tingevano di grigio e i due erano ancora dove li abbiamo lasciati all’inizio della storia.
In questi anni espandevano piano piano l’azienda a altri settori, prima l’alimentare classico, poi i salumi, poi ancora l’ortofrutta poi ancora le carni e così via fino alla detergenza e alla gastronomia.
Crescevano i reparti e al contempo cresceva il negozio, portandosi dagli iniziali 250mq agli attuali 1500mq con oltre 15000 referenze trattate.
Quello che rimaneva sempre uguale erano solo 3 cose: i due fratelli in primis, la sede (sebbene ampliata a più riprese) e, in ultimo il loro singolare modo di affrontare il commercio e cioè, per dirla in 2 parole, da supermercato indipendente, senza alcuna bandiera di affiliazione, senza volantini (il che non significa senza offerte), riversando ogni risorsa esclusivamente sui 2 requisiti fondamentali che dovevano avere tutti i prodotti: la qualità e il prezzo. Il resto, come cordialità, serietà, educazione, igiene lo avrebbero dovuto mettere i nostri ragazzi, come sono chiamati affettuosamente i lavoratori della Linea Blu.
Come ogni storia però vi potreste chiedere se si tratta di una storia felice o di una storia triste, se, in una parola, i due tizi in questione hanno mai maledetto il giorno che “il caso” gli prospettò quella via alla loro vita, vita così profondamente diversa dalla loro precedente normalità.
Ebbene possiamo testimoniarvi, che malgrado questo cammino sia stato costellato da mille ostacoli (come ben sanno tutti gli imprenditori, specialmente se meridionali), mai e poi mai le difficoltà hanno sopraffatto l’entusiasmo, la passione, e la voglia di veder crescere con amore la cosa realizzata, con quello stesso amore col quale tutti noi vediamo crescere i nostri figli.